Love In A Dying World
Film (44’30”), California, Usa, 2018
Direction, subject, camera, editing Samantha Stella
Starring Nero Kane and Samantha Stella
Music Nero Kane
Shows, screenings and curatorial talks:
† Museo Marca Catanzaro, Italy, screening and talk curated by Simona Caramia, 2018
† Il Pomo Da Damo Imola, Italy, solo show curated by Francesca Baboni e Stefano Taddei, 2018
† Museo Macro Asilo Rome, Italy, screening and talk curated by Clara Tosi Pamphili, 2018
† Spazio46 – Palazzo Ducale Genoa, Italy, screening and talk curated by Virginia Monteverde, 2018
† Museo Internazionale e Biblioteca della Musica Bologna, Italy, screening and talk curated by Paola Goretti, 2019
† Carme Brescia, Italy, screening and talk curated by Roberto Ratti, 2019
† Teatro Renzo Casali, Fabbrica dell'Esperienza Milan, Italy, screening, 2019
“Samantha Stella has created a new hybrid concept of video art, with tangents investigating different aesthetic paths.
The film, entitled Love In A Dying World, is based on the structure of the pieces in Nero Kane’s album of the same name. Divided into ten chapters, it is accompanied by the music and words of his songs, without any dialogue, drawing on the great tradition of road movies, in a particular form. The objects appearing in the story amplify the semantic power of the sentimental dialogue. As the world falls apart, a sense of death spreads throughout the story. The only way to give meaning to all this is to transcend the solitude of existence.
Between sacredness and perdition lies Samantha Stella’s film, precisely in this whirlwind that is real life. It is no chance that some of the pieces are inspired by ancient hymns of the Presbyterian church, and a lay religion appears again and again in the story, as a desire to pray, alongside desolation, solitude and sadness.
In this new project Samantha Stella, an outstanding photographer and video artist, manages to achieve the perfect combination of decadent aesthetic and vision of beauty. With all the usual purity of her photographic images, and a search for formal perfection that is never campy but becomes pure poetry, among abandoned motels, crucifixes, gasoline pumps, and archetypal female apparitions, the artist tells a story in video clips, with a number of citations from film recalling Wim Wenders or Gus Van Sant, of a voyage deep into the soul of a solitary musician – which in the end corresponds to the inner path we each travel with ourselves – in an eternal search for the infinite that is intense, emotional and sometimes moving.”
Francesca Baboni, Stefano Taddei
“Shadows of classic Gothic, first of all, supported by a Raphaelesque yearning. Epiphanies of a descent to the underworld, carved with an axe, in images and music.
The memorials of obsession with loss include the boundless sentimental mythology of the West, stubbornly clutching at the roots of devastation: Samantha draws its contemporary face in a narrative compendium of Ars Melancholiae; an elegant anthology recapitulating all the flags of mourning, all the stations of spleen, all the litany of emptiness.”
Paola Goretti
Film (44’30”), California, 2018
Regia, soggetto, camera, montaggio Samantha Stella
Protagonisti Nero Kane e Samantha Stella
Musica Nero Kane
Mostre, proiezioni e talks con curatori:
† Museo Marca Catanzaro, proiezione e talk a cura di Simona Caramia, 2018
† Il Pomo Da Damo Imola, personale a cura di Francesca Baboni e Stefano Taddei, 2018
† Museo Macro Asilo Roma, proiezione e talk a cura di Clara Tosi Pamphili, 2018
† Spazio46 – Palazzo Ducale Genova, proiezione e talk a cura di Virginia Monteverde, 2018
† Museo Internazionale e Biblioteca della Musica Bologna, proiezione e talk a cura di Paola Goretti, 2019
† Carme Brescia, proiezione e talk a cura di Roberto Ratti, 2019
† Teatro Renzo Casali, Fabbrica dell'Esperienza Milano, proiezione e live acustico, 2019
“Samantha Stella ha creato una nuova concezione ibrida di videoarte, con tangenze che si snodano tra differenti strade estetiche.
Il film, dal titolo Love In A Dying World, segue la struttura dei brani dell'album omonimo di Nero Kane. Diviso in dieci capitoli, l'elaborato viene accompagnato dalla musica e dai testi delle canzoni, senza alcun dialogo e si riferisce alla grande storia dell'epica dell'on the road, trovando peculiari manifestazioni. Gli oggetti presenti nella narrazione amplificano la portata semantica del confronto sentimentale. Nello sgretolamento del mondo un senso di morte si dipana nel racconto. L’unico significato in questo tragitto rimane trascendere la solitudine dell’esistenza.
Tra sacralità e perdizione si muove questo film di Samantha Stella, proprio in quel vortice della vera vita. Non a caso alcuni brani sono ispirati da antichi inni sacri della chiesa presbiteriana e una religione laica torna spesso nel racconto come una volontà di preghiera accanto a desolazione, solitudine, tristezza.
Samantha Stella, eccellente fotografa e videoartista, in questo nuovo progetto riesce a far coincidere perfettamente estetica decadente e poetica della bellezza. Con la purezza delle immagini fotografiche che la contraddistingue da sempre, la ricerca di una perfezione formale che non è mai leziosità ma diviene pura poesia, tra Motel abbandonati, croci, pompe di benzina, archetipiche apparizioni femminili, l'artista racconta in forma di videoclip, strizzando l'occhio a certe suggestioni cinematografiche che ricordano Wim Wenders e Gus Van Sant, il viaggio in fondo all'anima di un musicista solitario - quello che alla fine corrisponde al percorso interiore che ognuno fa con se stesso - in un'eterna ricerca d'infinito, intensa, emozionante e a tratti commovente.”
Francesca Baboni, Stefano Taddei
“Ombre classicamente gotiche, anzitutto, innervate di struggimenti raffaelleschi. Epifanie della catabasi intagliate con la scure, tra immagini e musica.
Nei memoriali dell’ossessione per la perdita si colloca la smisurata mitologia sentimentale dell’occidente, ostinatamente abbrancato alle radici della devastazione. Samantha ne tratteggia il volto contemporaneo, in un compendio narrativo di Ars Melancholiae; un’elegante antologia tesa alla ricapitolazione di tutti i vessilli del lutto, tutte le stazioni dello spleen, tutta la litania del vuoto.”
Paola Goretti