God Loves You
Solo show (photography, installation)
Text by Francesca Alfano Miglietti
† Traffic Gallery, Bergamo, Italy, 2017
“Poet Samantha Stella digs down into the shadow zones and the secrets in her striking style, and finds the chaotic reality she wants to present: a romantic, caustic vision. In her new exhibition, Samantha displays photos as if they were artefacts, tangible evidence of a presence, with images in which the objects and icons of a rockstar appear, as if the person were seeking to escape from worship, like a creature collecting up the fragments of its own image which have been broken apart by myths, legends and metaphysics: a mythological apparatus that attempts to act as an intermediary between the visitor and the body of the rockstar, who is absent from all the images.
This is not Samantha Stella’s first encounter with rock. For Samantha, the dimension of performance joins the two worlds through different disciplines and through contamination with the development of other visual forms. Samantha Stella’s images are always laden with meaning, perfect, clean, creating an atmosphere and a climate; a climate which is both warm and freezing, a space in which we are forced to share a secret. Candles, vintage guitars, sacred icons: cultivated, beautiful, distant objects. Privileged objects that become points for observation of an intangible universe, objects of silence... Solitary, sensitive images, captured in a melancholic frame; for Samantha Stella, as in Jim Jarmusch’s Only Lovers Left Alive, only those who love are left alive, only those who respect the world they live in, its art, its literature, the sound of its names. Samantha Stella elegantly constructs images and atmospheres like romantic ballads.“
Francesca Alfano Miglietti
Personale (foto, installazione)
Testo di Francesca Alfano Miglietti
† Traffic Gallery, Bergamo, 2017
“Samantha Stella, da poeta, scava e trova nelle zone d’ombra e nei segreti, in uno stile fulmineo, la realtà caotica che intende raccontare, una visione romantica e graffiante. In questa sua nuova mostra Samantha espone le foto come fossero reperti, prove tangibili di una presenza, dalle immagini appaiono oggetti e icone di una rockstar, che cerca di allontanare da sé il suo stesso culto, una creatura che raccoglie i cocci della sua immagine disintegrata a forza di mitologie, leggende, metafisica: un apparato mitologico che si propone come intermediario fra il visitatore e il corpo stesso della rockstar, assente da tutte le immagini.
Non è la prima volta che Samantha Stella incontra il rock. La dimensione della performance rappresenta per Samantha un elemento di congiunzione tra i due ambiti attraverso le differenti discipline e le contaminazioni con lo sviluppo di altre forme visive. Sono sempre immagini cariche, perfette, pulite, quelle di Samantha Stella, immagini che determinano un’atmosfera e un clima, un clima contemporaneamente caldo e congelato, un ambiente in cui si è costretti a condividere un segreto. Ceri, chitarre d'epoca, icone sacre: oggetti colti, bellissimi e distanti. Oggetti privilegiati che divengono punti di osservazione di un universo impalpabile, oggetti del silenzio... Immagini solitarie e sensibili, colte in una cornice di malinconia, per Samantha Stella, come per il Jarmusch di Solo gli amanti sopravvivono, solo chi ama rimane vivo, solo chi rispetta il mondo che abita, la sua arte, la letteratura, il suono dei nomi. E’ elegante Samantha Stella, capace di costruire immagini e atmosfere come ballate romantiche.”
Francesca Alfano Miglietti